Osservo le tue dita
Osservo le tue dita
Immerse dentro ai tasti,
un magma di rumore
in queste querce perenni.
Lo custodiscono dentro in musica struggente.
E passi e foglie
e sterco e pianti di bambini,
odori fitti di grano giallo
e strisce bianche
di aerei che si scontrano
senza sfiorarsi mai.
E lì, su una panchina,
il berretto sulla testa,
un vecchio riposa con il capo chinato.
Si dissipa questo caldo di stagione.
E occhi riempiti di lacrime
e bocche assorte
in sorrisi inediti e sconosciuti.
E freddo e terra.
Sporco e sudicio bagliore di notte,
laddove tutto tace.
Grande occhio sull’universo
Che tutto promette e
Che tutto riflette.
Noi, che in questo naufragio
Vorremmo solo toccare il mare.
(Tratta dalla raccolta di poesie: ”Immagini di me”)
<< …Lasciare che un brivido caldo pervada e si distenda dentro il loro intero corpo. Il calore della terra e del vento che scioglie le resistenze, bagna le labbra, sala il giorno, seduce la sera…>>
( Tratto dal racconto breve “Io sto bene”).